CARE: I questionari

Il 13 novembre abbiamo iniziato a fare i questionari per conoscere meglio i pareri delle persone più importanti: il target group, le persone che poi parteciperanno al gioco!

Il questionario è stato fatto da ogni partner per il proprio paese (ASNU in Italia, Animus in Polonia e InterAktiva in Croazia) ed è stato diffuso attraverso social, gruppi ed eventi. Nelle 154 risposte Ci sono dei risultati interessanti che vorremmo condividere, e sono aggregati da tutti quanti i questionari (tradotti in inglese e uniti).

Per vedere il questionario, ancora aperto, andate qui: https://forms.gle/UJHi4iuuzUj2aQYd6

Background

L’età dei partecipanti al questionario è stata perfettamente in target, con il 10% sotto i 18 anni, una maggioranza di oltre la metà tra i 18 e i 24, seguiti dai 25-34 e secondariamente, con meno del 10% la fascia d’età superioreai 35 anni. I risultati rispecchiano quindi il target di progetto e le risposte ottenute sono state in effetti piuttosto utili

La maggior parte dei partecipanti ai questionari non ha mai partecipato ad eventi di sensibilizzazione che facessero utilizzo di elementi di gioco come quiz, giochi a squadre ecc, solo un quinto circa ha preso parte a queste attività

Eventi di sensibilizzazione

Molti dei partecipanti al quiz hanno già partecipato ad eventi di sensibilizzazione sul tema.

La qualità di questi eventi è stata però media, (con 1: pessimo e 5: fantastico)

In particolare, alcuni commenti hanno messo in luce i punti deboli di questi eventi. I problemi principali riscontrati sono 2: eventi noiosi, formali, che non riuscivano a coinvolgere, e troppe informazioni

Quando si fanno attività di divulgazione bisogna tenere a mente che il tema non solo è enormemente complesso ma anche molto delicato. È molto comune che, considerando la gravità della situazione, molte persone vadano in uno stato di negazione e provino la cosiddetta eco-ansia, un’ansia legata al deterioramente del proprio ambiente, all’estinzione di animali e alla desertificazione. Questi stano NON SONO UTILI e fermano eventuali azioni e attività di cittadinanza attiva

Citazioni tipo

Mancanza di conoscenze pratiche e il fatto che fossero noiosi

Poche attività aggiuntive, solo stare seduti e ascoltare

Sopraffatti da problemi sui quali non abbiamo molto controllo

Questo si è dimostrato anche in quelli che sono stati invece i pareri su come mai le attività invece sono state utili, cosa è piaciuto di più?

I laboratori in cui dovevamo trovare un modo per risolvere un problema ambientale specifico.

Le conoscenze acquisite

Problemi reali

In particolare, le conoscenze utili, non eccessive, e la facilitazione dei partecipanti ad azioni concrete mettono in una posizione di poter fare la differenza e quindi di sentirsi protagonisti del cambiamento, non impotenti vittime del cambiamento climatico.

In seguito a questi eventi molte persone non hanno però avuto un impatto significativo. Altri, d’altro canto, hanno cambiato il loro stile di vita, diventando vegetariani, reciclando di più, facendo scelte più sostenibili

Il gioco ed eventi di sensibilizzazione

Ciononostante, alla domanda “Cosa ne pensi dell’utilizzo di elementi di gioco per divulgare sul tema del cambiamento climatico?” le risposte sono state quasi unanimamente positive e non senza spunti interessanti. Per citarne alcune

Penso che siano esclusivamente positive perché assicurano che i partecipanti rimangano motivati e si dedichino veramente all’argomento stesso.

Certo, renderebbe l’evento molto più interessante.

Sicuramente, soprattutto con la popolazione più giovane (bambini e giovani) perché eventi divertenti e giochi possono essere più memorabili per i partecipanti rispetto a un’educazione monotona. Penso decisamente che una combinazione sia l’opzione migliore perché se usiamo solo i giochi, potrebbe sembrare troppo divertente, non abbastanza educativo, e perdere il suo scopo.

Non si sono quindi limitati a dire se fosse o meno una buona idea, ma hanno fornito spunti utili per il resto del progetto. Altri esempi interessanti

Penso che il lavoro di gruppo sia sempre il più efficace perché un individuo si sente più a suo agio in un piccolo gruppo di persone rispetto a una grande folla. Per me sarebbe meglio ascoltare prima una lezione divertente (relatore interessante, bella presentazione, domande stimolanti, partecipazione attiva) e poi partecipare a qualche laboratorio di squadra.

Quiz competitivi con una ricompensa o un’opportunità (ad esempio, un’opportunità per una campagna, partecipazione a un evento, o un viaggio legato all’argomento),

Potrebbero essere realizzati attraverso qualche gioco narrativo, recitazione, motivi visivi, quiz interessanti sulle conseguenze e i pericoli della crisi climatica le cui risposte possono avere un effetto di “risveglio” scioccante sui partecipanti e simili.

Creare simulazioni interattive che illustrano gli effetti a lungo termine del cambiamento climatico può aiutare le persone a comprendere meglio la gravità del problema.

La maggior parte era davvero convinta di questi benefici. Alla domanda “Pensi che possono migliorare la qualità della sensibilizzazione ambientale”, la risposta è stata per l’88% sì e meno del 5% no, con qualche comprensibile indeciso

Per concludere

Questo questionario per noi è stato davvero utile. Ci sono stati anche molti spunti pratici su come sviluppare il gioco ed è stato un bel momento per capire come direzionarci.

Per leggerlo integralmente nella traduzione di tutti i Partner in Inglese, VAI QUI

Grazie a tutti coloro che hanno partecipato!

🇪🇺 CARE (Climate Action Roleplay Experience) è un progetto realizzato grazie al contributo dell’UE attraverso il programma Erasmus+ e l’Agenzia Italiana per la Gioventù 🇪🇺