Tra il 18 ed il 28 luglio 2023 45 giovani con le loro storie, le loro paure e i loro sogni si sono incontrati a Volda, in Norvegia per vivere un’esperienza di vita outdoor nella natura norvegese, organizzata dall’associazione RE:Act Volda
La fattoria Rysta, con la sua vista incantevole sul fiordo, ha fatto da cornice per lo scambio giovanile (youth Exchange) dell’UE, all’interno del programma Erasmus+
Il nome del progetto “beyond the mind” ci suggerisce che la vita a contatto con la natura, che il progetto promuoveva, non era la finalità bensì il mezzo per mettersi in contatto con la propria mente e analizzarsi con se stessi e con gli altri per migliorarne lo stato di salute puntando al benessere.
Diverse attività di team building sono state fondamentali i primi giorni per conoscerci, istaurare dei legami e creare un luogo sicuro di condivisione.
Insieme abbiamo imparato a preparare lo zaino con tutto il necessario per passare più notti all’aperto lontani dalla fattoria, come costruire un rifugio per ripararci dalle frequenti e improvvise piogge tipiche del clima norvegese e come montare la tenda fissandola correttamente considerando il vento insistente.
Queste tips sono state fondamentali per vivere serenamente i giorni successivi di hike che sono stati il cuore pulsante del progetto. Tra paesaggi mozzafiato, natura incontaminata, fiumi, cascate, boschi e rocce abbiamo compreso l’importanza e i benefici dello sfidare se stessi e ascoltare il proprio corpo in un contesto insolito per molti.
I chilometri percorsi sono stati il collante perfetto per condividere, con i compagni di strada, un pezzetto delle proprie vite, ricordi, sogni, sudore e risate.
Tornati dopo tre giorni alla fattoria, abbiamo svolto attività di pesca e di kayacking e trovato il tempo per rilassarci nella tipica Jacuzzi.
La sera, tra piatti tipici, danze, canti e quiz, la cena culturale ci ha permesso di scoprire le tradizioni delle altre nazioni e anche noi italiani con un mini corso sulla nostra colorita gestualità, pesto e cornicelli napoletani abbiamo regalato un po’ di italianità ai nostri compagni.
L’ultimo giorno, ciascuno di noi, rispondendo a 15 domande che ci hanno proposto, ha avuto la possibilità di ascoltarsi per capire a che punto fossimo del nostro percorso di vita e cosa volessimo portarci a casa dall’esperienza appena vissuta.
Le ultime ore tra musiche,lacrime, dediche, abbracci e saluti sono passate attorno al fuoco e i nostri pensieri si sono uniti in un’unica parola: gratitudine.
Articolo scritto da Carlotta Barba